résumé CV

– Qual è stata la tua prima esperienza / scoperta dell’arte? cosa ti ha spinto a diventare un’artista?
Sono figlia di un cesellatore che è stato abbastanza conosciuto in regione dagli anni 60 agli 80, a sua volta garzone presso lo zio che, prima di ritornare al paese natio di campagna, aveva lavorato a Parigi e Firenze e realizzato diversi pezzi pregevoli di arte sacra e che gli ha trasmesso diversi insegnamenti. 
Quindi sono praticamente cresciuta circondata dall’arte in famiglia.
Sin da piccola ho amato disegnare, riempivo album di disegni copiati da qualsiasi cosa: giornalini, riviste, libri…
Ho continuato fino a 20 anni soprattutto con matita e pastelli, poi cominciando a lavorare ho smesso e ho ripreso per puro caso molti anni dopo, quando si presentò l’occasione di un corso di icone russe. Ne feci due e lì conobbi quelli che sono stati il mio primo maestro di pittura a olio e quello attuale.
Ho cominciato a dipingere abbastanza tardi, ma da quel momento non sono più riuscita a fermarmi, pennelli e colori sono ormai ritornati parte integrante della mia vita.  

 

– Ci sono temi chiave, messaggi o teorie alla base del tuo lavoro?
Il soggetto che prediligo dipingere è il paesaggio. Questo molto probabilmente perché il mio paese è uno tra quelli maggiormente colpiti dal terremoto del 1976 ed è stato praticamente ricostruito interamente in stile moderno.
Sono cresciuta in un periodo quasi “di mezzo”, dove, a parte le poche case sopravvissute, le altre o erano ancora da demolire o erano in costruzione e non ho potuto neanche celebrare la mia Prima Comunione e Cresima in una chiesa classica, ma in una vecchia sala cinema riadattata; solo le scuole elementari e medie sono state “normali” perché ricostruite in tempi record grazie agli aiuti degli USA.  
Ad oggi abbiamo due-tre edifici storici che hanno mantenuto il loro antico aspetto (il castello, un Hospitale giovannita e una chiesetta antica), nient’altro.
Il resto è tutto cemento e tutti gli angoli caratteristici di un tempo che per fortuna posso vedere da vecchie foto o cartoline non ci sono più. 
Per questo quindi amo rappresentare il mio Friuli e i paesi com’erano e come sono adesso nei loro scorci più caratteristici e poterli mostrare a chi ancora non li conosce.

 

– Puoi parlarci un po’ del tuo approccio artistico? (stile, medium e tecniche specifiche)
Il mio stile è molto gestuale, quasi impressionista. Non sono iperrealista, anzi mi piace spesso solo accennare qualcosa, in modo che poi l’occhio dell’osservatore lo finisca da sé.
Ho cominciato con tele piccole, ma ora ho deciso che quelle che fanno per me sono quelle grandi, dove poter pennellare in libertà senza restrizioni.
La mia tecnica favorita al momento è l’olio su tela, ma sto cominciando a sperimentare anche un po’ di tecnica mista (olio, pastello, gessetti), sempre su tela. –

 

Perfavore, scrivi una citazione o frase personale che rappresenti al meglio te come artista ( in parole tue, massimo 30 parole)
L’arte è per consolare quelli che sono stati spezzati dalla vita. (V. Van Gogh)

 

Merit Mentions:

2019
Premio Arte Coseano – Nominato- Coseano (Ud), Italia

 

Collective Art shows